lunedì 14 luglio 2008

"Estate del 1976, Boniperti incurante delle critiche, scambia alla pari il suo regista Fabio Capello (andato al Milan) con Romeo Benetti che dopo poche settimane, diventa l’anima della Juventus di Trapattoni che vince campionato (battendo il record di punti) e coppa Uefa. Era una Juve da combattimento e non da accademia. Indovinate quanti mediani utilizzava l’esordiente Trap? Tre, il numero perfetto: Furino, Benetti e Tardelli, mentre l’unico a dare qualità al gioco era Causio in mezzo al campo. Trentadue anni dopo arriva Poulsen: il danese ricorda molto, per la chioma bionda e la grinta, Romeo Benetti. Varie le analogie: anche allora si sprecarono le critiche dei tifosi per lo scambio alla pari con il Milan e il sacrificio di Don Fabio che si rivelò in netta fase calante a Milano. Al tempo la Juve era la regina del mercato, ci fu lo scambio anche con l’Inter con Anastasi che si rivelò un buco nell’acqua in nerazzurro, mentre Boninsegna fu decisivo in attacco vicino a Bobby Gol. Boniperti si assicurò due uomini fondamentali per il progetto del Trap, spendendo neanche una lira. Altri tempi, altra Juve, è finita l’era dell’euro zero. Oggi, ci troviamo a commentare un’operazione che se nell’ottica tecnica è incoerente ma ancora non giudicabile (sarà il campo e il tempo a rivelarne l’efficacia o meno), sotto il profilo tattico potrebbe rivelarsi intelligente: aumento della copertura in mediana per schierare, tre punte o comunque quattro uomini offensivi."
(Tratto da goal.com)

Staremo a vedere....

2 commenti:

zebrabianconera10 ha detto...

Mi sto riscoprendo - giorno dopo giorno - meno scettico di quanto lo ero tempo fa.
Non sia mai che sia stata fatta la scelta giusta...
Comunque già dalle prime partite vedrai che qualcosa si capirà...
Ciao!!!

Juro ha detto...

Eh sì, il tempo ci darà risposta: se andrà bene Secco verrà giudicato un grande artista del calciomercato, se andrà male...
Staremo a vedere!!