domenica 13 aprile 2008

Dieci minuti prima di entrare in campo sto lì con la testa china, cerco il massimo della concentrazione, poi l'allenatore mi dice le ultime cose…già le so…me le ha dette cento volte, le ho pensate mille..un urlo forte e siamo pronti..adesso ci siamo, adesso andiamo fuori, adesso andiamo a vincere…
Dallo stadio olimpico di Torino...Juventus-Milan...oggi sapremo chi siamo!!!


12-04-2008. Torino. Del Piero vs Inzaghi. Pinturicchio vs SuperPippo. Un ritorno al futuro. Doveva essere la loro la partita. Doveva essere la loro rinvincita. Doveva perchè dalla magica notte torinese tra i due alla fine decide l'uomo che non ti aspetti: Brazzo Salihamidzic. Sì proprio lui, ragazzi, l’uomo che scappò da Sarajevo con l’ultimo aereo prima che scoppiasse la guerra, il comprimario bosniaco preso a costo zero che fin qui ha funzionato a corrente alterna, ma soprattutto colui che ha fatto sprofondare i rossoneri nell'inucbo Uefa.
Certo bisogna essere realistici: il 3-2 al Milan non ha il sapore del trionfo di San Siro sull’Inter, nè di quando questa era la sfida reale per lo scudetto, però conforta la teoria per cui la Juve può avere intoppi contro le avversarie medio o piccole ma regge benissimo il confronto con le più forti, o presunte tali. E’ il segnale di una qualità media che non è da buttare e di un orgoglio reso ancora più forte dalla discutibilissima retrocessione in serie B.
IL CUORE JUVE PULSA ANCORA!!!
Lavorandoci su, ne potrà uscire qualcosa già dalla prossima stagione, esito che sarà più complicato invece per il Milan, che richiama il "fedifrago" Shevchenko e ingaggia un demotivato Ronaldinho come mossa paraelettorale e non si accorge che forse il reparto che richiede un restyling più profondo non è certamente l’attacco.
Ma torniamo alla partita.

Le squadre si conoscono ormai troppo bene e si vede perchè lo spettacolo decolla solo quando la Juventus spezza l'equilibrio con il solito Del Piero. L'Alex di questi tempi è in formato europeo e lo fa vedere anche al 12', quando ringrazia Mauro German per l'invito e accarezza il pallone con un diagonale sopraffino che beffa le lunghe leve del portierone milanista Kalac.


Ma il Milan non ci sta a fare la parte della vittima sacrificale e risponde subito con Pippo Inzaghi, dopo appena un minuto dal goal bianconero. E' il preludio a ciò che avverrà in seguito. Kakà scappa a Chiellini sull'out sinistro, SuperPippo è un avvoltoio e colpisce al cuore la difesa bianconera. 1-1. Tutto da rifare.
Chiellini e Grygera (con poderosi tiri dalla distanza) incarnano la reazione juventina, ma è il Milan che si rende più pericoloso: Superman Buffon se la vede davvero brutta quando Ricardo Kakà prova il giro dal limite e quando Seedorf per poco non lo coglie fuori posizione (la traversa gli dà una mano). Milan di nuovo avanti al 31': Bonera chiede ed ottiene l'uno-due da Ambrosini, evita Buffon e porge la palla ad Inzaghi per il più facile dei raddoppi. Il Milan è sugli scudi, la Juve subisce l'iniziativa dei rossoneri, ma è proprio nei momenti difficili che si riconosce il carattere di una vera squadra e così proprio allo scadere del prima tempo ecco il 2-2: ancora Del Piero protagonista che ruba palla a Maldini, Camoranesi crossa, Kalac è super sull'inzuccata di Trezeguet ma nulla può sul tap-in di Brazzo in posizione regolare. L'incontro resta vibrante anche nella ripresa, ma è un fallaccio di Bonera sul monumentale Sissoko a cambiare il corso degli eventi. Rocchi tributa all'ex parmense un rosso meritato e allora Ancelotti non sela sente di rischiare perchè questa è una di quelle partite che bisogna cercare di vincere, ma che non si devono assolutamente perdere, così inserisce Cafu per Inzaghi, la cui uscita è accompagnata dai fragorosi fischi di tutta la curva e l'ex non apprezza. Ma la partita va avanti.
Il Milan sembra reggere l'inferiorità numerica ma è ancora Salihamidzic a tirar fuori il coniglio dal cilindro: fallo ingenuo di Maldini che si disinteressa dell'uomo atterrando Grygera, punizione di Camoranesi e il piccolo centrocampista bianconero è libero di saltare nell'area avversaria senza contrasto.


Scoppia l'urlo dell'Olimpico e per la Juve non è un problema poi contenere l'abbozzo di forcing dei giocatori del Milan, giocatori del Milan che non ce la fanno più e anzi rischiano di capitolare ancora. In realtà Del Piero fa anche un gol-capolavoro quando nel recupero Kalac si avventura in attacco, ma Rocchi aveva fischiato prima la fine delle ostilità. Il 3-2 può bastare per alimentare i sogni juventini e far ripiombare il Milan in una depressione da cui non riesce a risollevarsi.

Nel dopo partita felice Claudio Ranieri che applaude i suoi: "Abbiamo battuto i campioni del mondo in carica. Nel primo tempo ho perso dieci anni di vita, poi è stata grande la nostra ripresa, quando ci siamo sistemati meglio a centrocampo con Tiago davanti alla difesa. Ora ci giochiamo tanto in questa settimana con altre due partite, ma stiamo già giocando un campionato meraviglioso e credo che il gap con le grandi sia più ridotto del previsto"
Buffon sincero: "Nel primo tempo ci hanno dato una lezione di calcio, ma alla fine, con questa vittoria abbiamo fatto un passo decisivo per la Champions, allontanando definiticamente il Milan".
E concludiamo con le parole del capitano, che questo europeo se lo sta guadagnando a suon di goal, partita dopo partita: "Sono tante le componenti che mi permettono di giocare così. Sono affamato e questo a volte fa la differenza. Dedico il gol a Scirea che ho superato come presenze. Lui è stato un esempio per chiunque, essergli accostato è un onore"


3 commenti:

Francio McLintock#5 ha detto...

UP THE GUNNERS

Francio McLintock#5 ha detto...

yuro fatti un banner che ci si linka...oppure ti linko con il nome!let me know!

Juro ha detto...

Grazie francio, 6 troppo forte anche se tifi Arsenal!!!!