domenica 22 marzo 2009

Ciao Core!!

Ormai la Juve ci ha preso gusto all'Olimpico! Un altro 1-4 secco e duro inflitto ai lupacchiotti!
Diciamo che abbiamo ripreso da dove eravamo rimasti.

Stagione 2005/06, più precisamente il 19 Novembre, 12esima d’andata, la Juventus di Capello (che tornava a Roma da avversario per la seconda volta) aveva conquistato 30 punti in 11 gare perdendo solo a San Siro con il Milan in quella che resterà l’unica sconfitta dell’annata terminata da Campioni d’Italia ingiustamente poi retrocessi per l'agguato della "banda del telefonino", annienta la Roma già a -12 in classifica con un secco 4 a 1. Una serata memorabile per i tifosi bianconeri, un incubo per i supporters giallorossi.
La Roma gioca una buona partita, ma gli uomini di Fabio Capello reggono all’assalto guidato da Montella e puniscono la difesa giallorossa prima con il solito Pavel Nedved sul finire del primo tempo poi con tre reti in cinque minuti fra l’11esimo e il 16esimo del secondo tempo. Gol di Ibrahimovic e doppietta di David Trezeguet.

Il gol dello svedese è un capolavoro di potenza e precisione con una fuga lanciata da un colpo di tacco volante e conclusa con un tiro in controtempo che brucia Doni. Totti accorcia le distanze su rigore (inventato da Paparesta alla faccia di chi ci diceva che si rubava) al 20esimo, nonostante l’espulsione rimediata da Thuram in quella occasione i giallorossi non riescono a rientrare in partita. In quella gara si dimpegna bene anche Abbiati fra i pali della Juventus al posto di Gigi Buffon ancora alle prese con l’infortunio alla spalla rimediato nel Trofeo Berlusconi in uscita su Kakà.

Era un'altra Juventus, una Juventus da Amarcord che annoverava tra le sue fila campioni del calibro di Cannavaro, Zambrotta, Thuram, Emerson, Ibrahimovic, Trezeguet, Mutu, Del Piero, Nedved, Vieira. Una Juventus troppo forte, scippata e derubata dalla solita giustizia italiana e dall'invidia nerazzurra.

Sono passati quasi 4 anni e di quella Juventus nonostante gli interpreti diversi sembra esserne rimasto lo spirito vincente, la voglia di stupire e di tornare ai vertici. Blanc aveva detto che ci sarebbero voluti 5 anni prima di veder tornare la Juve ai grandi livelli, non ne sono passati nemmeno 2 e abbiamo già fatto la nostra figura sia in Europa (battendo Zenit, Real e dando battaglia al Chelsea fino all'ultimo nonostante l'inferiorità numerica) e in campionato raggiungendo subito al primo colpo la qualificazione in Champions.
LA JUVE E' QUESTO PRENDERE O LASCIARE!!

sabato 14 marzo 2009

Siamo usciti è vero, su questo non si può dire niente. Per quest'anno la Champions League non è più cosa nostra e forse anche quest'anno non porteremo nessun trofeo in Corso Galileo Ferraris numero 32, ma vuoi mettere l'orgoglio di avere quelle strisce bianconere sul petto?! Sentire sul petto quella maglia che ti fa diventare un giocatore straordinario anche se sei mediocre, ti fa sentire l'esperienza di oltre 100 anni di storia e di mille campi da gioco assaporati anche se sei appena un ragazzino.
La Juventus non ha il budget del Chelsea, non se lo può permettere, non ha i giocatori di fama mondiale dei blues, due anni fa è stata relegata in serie B dai vari Tronchetti-Rossi-Moratti perdendo i suoi gioielli migliori, ma ha cuore tanto cuore. Non ha mai temuto l'avversario, non l'ha mai fatto e non importa contro chi scenderà in campo: IN QUEI 90 MINUTI CONTA SOLO QUELLA MAGLIA!!